Direttiva UE 2024/825: nuove misure contro il greenwashing e a tutela dei consumatori
La Direttiva UE 2024/825, adottata il 28 febbraio 2024, introduce misure stringenti per contrastare il fenomeno del greenwashing e rafforzare la tutela dei consumatori. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e responsabilità ambientale da parte delle aziende, attraverso regole chiare e sanzioni per chi viola le disposizioni.
Divieto di dichiarazioni ambientali generiche e ingannevoli
Le aziende non potranno più utilizzare affermazioni ambientali vaghe o non supportate da dati concreti, evitando così di fuorviare i consumatori sull’effettivo impatto ambientale di prodotti o servizi.
Regolamentazione dei marchi di sostenibilità e certificazioni
L’uso di marchi di sostenibilità sarà consentito solo se basato su sistemi di certificazione stabiliti da autorità pubbliche o su standard aperti, trasparenti e non discriminatori. Inoltre, la verifica del rispetto di tali standard dovrà essere effettuata da terze parti indipendenti.
Limitazioni su affermazioni di “impatto zero” o “neutralità climatica”
Le aziende non potranno dichiarare un impatto neutro o positivo sull’ambiente basandosi esclusivamente sulla compensazione delle emissioni. Tali affermazioni dovranno essere supportate da piani dettagliati e verificabili, con obiettivi misurabili e scadenze precise, sottoposti a verifiche periodiche da parte di enti indipendenti.
Trasparenza sulle prestazioni ambientali future
Le dichiarazioni che riguardano miglioramenti ambientali futuri dovranno essere accompagnate da impegni chiari e piani concreti, evitando promesse generiche o non supportate da evidenze.
Sanzioni per pratiche ingannevoli
Le aziende che non rispetteranno le disposizioni della direttiva potranno essere soggette a sanzioni significative, tra cui multe proporzionate al fatturato annuale e restrizioni commerciali.
Un passo avanti per la trasparenza e la concorrenza leale
La Direttiva UE 2024/825 rappresenta un importante progresso nella lotta contro il greenwashing, tutelando i consumatori e promuovendo una concorrenza leale nel mercato europeo.
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